GLI ULTIMI GIORNIO DELL'UMANITA'
di Karl Kraus - Regia Gianni Leonetti

con Beatrice Palme, Camillo Ciorciaro, Federico Citracca, Fabiola Guacci, Francesca Di Meglio,  Lorenzo Sferra, Luisa Consalvo, Valter Tulli, Gabriele Sabellico, Adriana Nuzzachi,  Lucio Canelli.
Teatro Arcobaleno - 2023

Foto di DANIELE LUXARDO
 
Foto di LUCIA CAPUTO

 

Il Messaggero : in scena la graffiante satira di Karl Kraus ne GLI ULTIMI GIORNI DELL’UMANITÀ, regia di Gianni Leonetti, con Beatrice Palme. Un’opera di sconcertante attualità.

Avanti: …Non a caso, questa versione de Gli ultimi giorni dell’umanità inizia con un video, sempre di Gianni Leonetti, ispirato a “L’uomo senza qualità”, il capolavoro di Robert Musil (1880-1942), altro grande scrittore e drammaturgo austriaco, affresco della civiltà contadina al tramonto, mentre la nuova era industriale s’ impone con prepotenza. Il video di Leonetti, con scenografie che ricordano, a tratti, quelle della “Metropolis” (1926) di Fritz Lang, altro grande critico d’un possibile futuro disumano, si sofferma sulla “Finis Austriae”, la graduale implosione dell’Impero pur considerato, in passato, fucina della possibile integrazione di popoli tra loro molto diversi…… La regìa di Leonetti, con un sapiente impiego di scene e costumi (G.d.F.Studio), musiche originali (video di Marco Schiavoni), luci cupe e penetranti (Giovanna Venzi) e illustrazioni video (Giampiero Wallnofer), ricrea perfettamente l’atmosfera del dramma krausiano. Straordinari gli interpreti: Beatrice Palme, poliedrica attrice di cinema, tv e teatro, Camillo Marcello Ciorciaro, Federico Citracca, Fabiola Guacci, Francesca Di Meglio, Lorenzo Sferra, Luisa Consalvo, Valter Tulli.

L'opinione della libertà: ...la regia di Gianni Leonetti decide di selezionarne alcuni, per un ragionamento artistico e socio-politico che va molto oltre una semplice rappresentazione, come lo fu per il film di denuncia “Uomini contro”…Spettacolo bello, interessante e innovativo. Da non perdere, anche perché Karl Klaus ci parla, come se fosse oggi, delle nostre piaghe contemporanee, con due guerre in atto….

Succede oggi: ...oltre trenta anni dallo spettacolo-kolossal di Luca Ronconi nei capannoni torinesi del Lingotto, ecco che un altro regista, Gianni Leonetti, con alle spalle un interesse per il cosiddetto teatro dell’assurdo, coglie la sfida e si misura con lo strabordante Gli ultimi giorni dell’umanità del viennese Karl Kraus (1964-1936) facendone una mini edizione (che si replica a Roma al Teatro Arcobaleno da venerdì a sabato prossimi) di poco più di un’ora, oltre un cortometraggio (tra documenti d’epoca e immagini surreali) proiettato all’inizio, La guerra: il principio della fine di una civiltà,  liberamente ispirato a L’uomo senza qualità di Robert Musil… Forte di quel che di tragico ci sta accadendo intorno oggi, e che rende queste pagine ancora molto attuali, Leonetti ha puntato sulle atrocità della guerra, con scene che vanno dalla violenza verso chi è critico sulla conduzione all’uso dei gas… Scelta plausibile… Beatrice Palme e Camillo Marcello Ciorciaro si distinguono nei due monologhi.

Quarta parete:  .La tragedia satirica di Karl Kraus, scritta in cinque atti con preludio ed epilogo, se dopo la mastodontica impresa ronconiana restava irrappresentabile, ora con Leonetti che l’ha smontata e rimontata secondo la sua lettura, è stata finalmente adattata per il palcoscenico. E, di questo, dobbiamo dargliene atto. Eppure in teatro ogni cosa è possibile, basta trovare il modo. Leonetti ci è riuscito, prima di tutto sfoltendo il testo e riducendolo ad un atto di circa 75 minuti, sacrificando molti argomenti, molti particolari, alcuni dei quali anche ripetitivi, ma concentrandosi sul più generico discorso dei mali assurdi della guerra e delle cause che sono sempre diverse da quel che le voci ufficiali dicono al popolo. Leonetti sente l’esigenza storica di introdurre l’opera di Kraus con un interessante video ispirato a «L’uomo senza qualità» di Robert Musil, «affresco di una civiltà al tramonto: quella contadina, mentre la nuova era industriale si impone con prepotenza»,«Gli ultimi giorni dell’umanità» è un postulato coraggioso e irriverente che ci lascia attoniti … Leonetti estrae da un testo immenso per metterne a fuoco, grazie anche al pregevole lavoro di Giovanna Venzi che ha curato le luci, l’agghiacciante delirio di un’umanità all’ultimo sospiro, utilizzando un’affiatata compagnia in cui spicca il Criticone, interpretato da Camillo Marcello Ciorciaro, l’unico sopravvissuto a quest’umanità disperata.