GASPARRONE - SCENE DI BRIGANTAGGIO - di Gianni Leonetti
Con il Patrocinio della Regione Lazio - 2003
GASPARRONE - SCENE DI BRIGANTAGGIO - di Gianni Leonetti
Con il Patrocinio della Regione Lazio - 2003
Prefazione dell'autore
Interessarmi al brigantaggio è stato come
intraprendere un avventuroso viaggio attraverso la storia e le tradizioni di
parte della nostra regione: la Ciociaria e l'Agro Pontino. L'aver scelto, poi,
di costruire un testo intorno alla figura straordinaria di un capo brigante
come Gasparrone, mi ha condotto in dimensioni e vicende poco frequentate che
meriterebbero maggior attenzione, se non altro, per far conoscere alle giovani
generazioni fenomeni e culture che hanno visto protagonisti i nostri antenati
più diretti.
I rari scritti sul fenomeno del brigantaggio
concernenti la figura di Gasparrone ed il periodo storico di cui fu uno dei
principali interpreti affrontano l'argomento in forma di saggio, lasciando un
interessante spazio aperto alla teatralità e alla rappresentazione popolare; ed
è proprio in questa direzione che ho voluto orientare il mio lavoro. L'intento
quindi non è di puntualizzare o ricercare verità storiche, ma di far rivivere
attraverso la magia della scrittura teatrale, tra realtà e fantasia, le vicende
relative alle avventure più esaltanti dei masnadieri ed in particolare di
Gasparrone.
Nell'immaginario collettivo la figura del
brigante incarna "l'eroe" lontano dai compromessi, sfrontato nel
contrastare a viso aperto i potenti e pronto a ribellarsi alle ingiustizie con
gesta che ogni uomo vorrebbe saper compiere almeno una volta nella propria
vita. L'inafferrabile brigante Gasparrone aveva inoltre un aspetto gradevole,
un carattere fiero, leale e romantico, peculiarità che tendono ad attenuarne la
ferocia e a porre in primo piano il suo fascino e il suo mistero alimentandone
la leggenda.
La struttura del testo è incentrata su tre
diversi elementi tra loro complementari: il racconto, per far rivivere le
antiche figure del cantastorie e del narratore; le scene e i dialoghi, per
entrare nel vivo dell'opera; i versi e le canzoni, per riscoprire i suoni e le
musicalità della tradizione.
Al di là di ogni giudizio critico e di ogni
ricostruzione storica, il lavoro di scrittura fa rotta verso la
rappresentazione e mi auguro di avere quanto prima l'opportunità ed il piacere
di condurlo all'approdo sulle tavole del palcoscenico.